Piano editoriale: cos’è e come si realizza

Se si desidera focalizzare al meglio il proprio lavoro da svolgere e gli obiettivi, un piano editoriale si rivela lo strumento perfetto.

Esso non è altro che un documento da utilizzare per stabilire le priorità riguardo i contenuti online e offline da pubblicare.

Viene infatti utilizzato per giornali, magazine, blog aziendali e social media.

Che cos’è un piano editoriale

Tutti i privati e le aziende che desiderano affermare la propria presenza online devono imparare a mettere a punto e gestire un piano editoriale, grazie al quale potranno programmare la pubblicazione dei contenuti e raggiungere determinati obiettivi.

Inoltre questo documento deve rispondere alle seguenti domande:

  • cosa?
  • chi?
  • quando?
  • per chi?
  • come e quanto?
  • perché?

Bisogna infatti tenere sempre a mente che tra una pubblicazione pianificata e una improvvisata intercorrono differenze abissali; la prima aiuta infatti a evitare errori grossolani causati dalla seconda.

Inoltre aiuta a ricordarsi delle ricorrenze importanti, basti pensare a Natale, Pasqua, festa della mamma e via discorrendo.

Tutte le fasi necessarie per costruire un piano editoriale

In base a come risulta più comodo, il calendario editoriale può essere cartaceo oppure digitale, ma per essere realizzato a regola d’arte, deve essere costituito dai seguenti elementi:

  • brand: il calendario editoriale può essere destinato per i social media, per un blog oppure per una newsletter.

Qualunque sia la casistica, occorre mettere in risalto tutti i contenuti che si desidera trasmettere e i punti forti della propria realtà;

  • obiettivi: mettendo nero su bianco i propri obiettivi è un ottimo modo per velocizzare il raggiungimento;
  • target: occorre avere bene in mente il proprio target di riferimento, in modo da adottare il giusto registro linguistico e soddisfare le sue richieste.

Per ottenere queste ultime informazioni, Google si rivela un valido alleato, in quanto capace di fornire le parole chiave più ricercate all’interno di un determinato settore;

  • analisi della concorrenza: analizzare l’attività e il modus operandi dei competitor è un’azione indispensabile per prendere spunto e rielaborare i propri contenuti.

Quando ci si appresta a compilare un calendario editoriale per la prima volta, è normale non ottenere dei risultati perfetti, ma con il tempo e con la pratica si acquisirà maggiore dimestichezza e tale procedura rientrerà nella normale routine.

Inoltre è possibile renderlo più allegro e accattivante tramite l’uso di colori differenti e adesivi (ovviamente se si tratta di un documento cartaceo).

Elementi fondamentali di un calendario editoriale

Una volta effettuate le doverose analisi, all’interno di un calendario editoriale non devono mai mancare i seguenti punti:

  • tutti i temi e gli argomenti da affrontare;
  • frequenza di pubblicazione settimanale;
  • hashtag e tag per i social network;
  • date di consegna;
  • autori dei diversi contenuti;
  • immagini e video da utilizzare;
  • strategia SEO;
  • trend stagionali, individuabili con l’aiuto di Google Trends, lo strumento ideale per conoscere gli argomenti più in voga del momento.

L’importanza del KPI (Key Performance Indicator)

Calendario editoriale e KPI sono due strumenti che camminano di pari passo, poiché quest’ultimo aiuta a valutare meglio:

  • il numero di utenti presenti sul post o sul sito;
  • la durata della visita degli internauti;
  • le pagine maggiormente visualizzate;
  • se gli utenti hanno cliccato su determinate pagine oppure hanno abbandonato subito il sito.