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Come si svolge il riciclo dei metalli? Parliamo di un’attività che è fondamentale per il benessere dell’ambiente e delle persone che andrebbe sempre svolta con l’ausilio di professionisti del settore, preparati e attenti.

Come si svolge il riciclo dei metalli: le fasi

Quali sono le fasi del riciclo dei metalli? Come ci insegna Ecoschino, la raccolta avviene in modo specifico e accurato, ciò è dovuto al fatto che il valore della materia prima è maggiore rispetto a quello di qualsiasi altro materiale di scarto. I rifiuti metallici, infatti, spesso arrivano da strutture in acciaio o navi, da binari oppure da strumentazioni agricole e rottami che vengono dall’edilizia o dall’industria. Ma anche da rottami di consumo.

In seguito si passa alla cernita dei rifiuti ferrosi che prevede la separazione delle parti in metallo dal flusso dei rottami metallici e dei rifiuti multimateriale misti. In questa fase Ecoschino Srl usa delle operazioni automatizzate, come sensori e magneti per rilevare e per separare il materiale ferroso da tutto ciò che è non ferroso. Vengono, inoltre, individuati colore e peso del materiale. Ad esempio l’alluminio sarà argentato e leggero, mentre il rame arancio, il rosso verrà invece usato per l’ottone. Infine l’uso di raschiatori permetterà di dividere il metallo pulito da quello sporco.

Nella fase di triturazione e fusione, invece, i metalli sono trasformati in tante parti più piccole al fine di facilitare la fusione e di consumare molta meno energia. Ogni metallo ha bisogno di un forno specifico e l’energia per riuscire a fonderlo è ingente. Quella utile per fondere i metalli di scarto però è sempre inferiore rispetto a quella richiesta per produrre metalli dalle materie prime vergini.

Si passa poi al ritiro e smaltimento plastica. Sappiamo, infatti, molto bene che la plastica non è tutta uguale, ma si può dividere in tre macro-categorie: le termoplastiche, le termoindurenti e gli elastomeri. Il riciclo dei materiali plastici deve necessariamente seguire i codici che sono previsti per il riciclaggio. Si tratta di codici internazionali che sono stati impostati dalla Commissione Europea e vengono usati per riconoscere le materie prime in modo puntuale all’interno di un rifiuto che si vuole riciclare. Un’altra norma che serve per il riciclo dei rifiuti di plastica e dei sottoprodotti è la UNI 10667-1 che sostituisce la precedente. Una volta solidificati, i metalli vengono venduti alle aziende che lo richiedono e sono trasportati in manifatture dove vengono trasformati in prodotti che verranno poi immessi sul mercato

A chi rivolgersi per il riciclo metalli

A chi rivolgersi per il riciclo metalli? Fra i partner più affidabili c’è senza ombra di dubbio EcoSchino che offre la propria consulenza a tutte le aziende italiane che vogliono evitare la produzione di rifiuti e guadagnare poi dalla vendita di quello che in realtà era solo un rifiuto. I prezzi delle materie prime sono sempre aggiornati, altamente concorrenziali e fra i migliori sul mercato. L’obiettivo dell’azienda d’altronde è da sempre quello di mutare totalmente la visione dei materiali di scarto, iniziando a considerarli non come rifiuti, ma come strumenti per un guadagno immediato.

D’altronde il riciclo è la chiave vera e profonda per una rieducazione sulla sostenibilità ambientale. Per questo motivo l’elemento centrale della visione e della filosofia di EcoSchino è quello di riuscire a trasformare l’idea che i rifiuti, sia metallici che non metallici, siano solo degli scarti. Se vengono trattati nel modo giusto, infatti, possono trasformarsi in una grandissima risorsa. Muovendo i processi produttivi di tantissime aziende manifatturiere e metallurgiche. Con un ritorno sia dal punto di vista prettamente economico (con un ottimo guadagno contante) che ecologico, con il rispetto dell’ambiente.

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