Cosa fare con la tesi dopo la laurea: condividi la cultura
Ci sono dei momenti emozionanti nella vita di ciascun studente, adolescente o adulto: la cultura, del resto, crea condivisione, aumenta il sapere e permette di realizzare ambienti fortemente stimolanti e meravigliosi. Non si smette mai di imparare, né dopo il diploma né dopo la laurea. La tesi, poi, è il momento più importante e determinante per la vita di qualsiasi studente. Dopo anni di studio, ecco che arriva il profitto. Ma la cultura non si “saluta” mai davvero.
Con progetti come Stesi dalle Tesi, il filo magico che connette persone e saperi, è possibile dare una nuova vita e un ulteriore significato alla propria tesi di laurea. Con migliaia di tesi che non vengono più lette dopo la discussione, perché non provare a puntare a un progetto di condivisione culturale?
Creare condivisione attraverso la cultura
Riuscire a vivere in un mood di apprendimento continuo è il sogno di molti. Ammettiamolo: con lo studio, c’è un legame a doppio filo. Studiamo sin da quando nasciamo: impariamo a muovere i primi passi, a parlare, a leggere. Poi, studiamo le basi, l’alfabeto, i numeri. Fino a quando non arriviamo ad approfondire la storia del nostro mondo, la geografia, le lingue. Ognuno di noi è “portato” per una materia in particolare. Alla base di tutto, però, non dobbiamo dimenticare mai che condividere la cultura è il modo migliore per stimolare continuamente il nostro cervello.
Partecipare a occasioni di scambio, come quelle proposte da Stesi dalle Tesi, è una grande opportunità, sotto molti punti di vista. La promozione delle attività culturali e sociali, infatti, dà la possibilità a tutti di aumentare la propria cultura, anche in settori che, magari, non abbiamo avuto modo di approfondire. Il nostro mondo, però, dovrebbe basarsi molto di più sulla cultura della condivisione delle conoscenze. I vantaggi sono molteplici: una comunicazione sempre aperta, uno sguardo fisso sull’orizzonte (e sull’infinito).
Creare una cultura di condivisione attraverso le tesi di laurea
La cultura ci permette di aprire la nostra mente, di imparare costantemente, anche dopo aver completato il proprio ciclo di studi. Ma vogliamo fare un passo in avanti verso un progetto che davvero permette a tutte le persone curiose di continuare a imparare, come Stesi dalle Tesi. Un networking tutto dedicato alla cultura, alla laurea in particolare. Ma non solo: in questo modo possiamo dare alla nostra laurea un nuovo valore dopo averla già discussa.
Del resto, quanto abbiamo “sudato” per redigerla? Quante notti insonni, alla ricerca di informazioni, per cercare di mostrare tutta la nostra bravura, raccogliendo tutto ciò che abbiamo imparato nel corso della nostra vita da studenti? Abbiamo attraversato tutte le fasi, quella teorica e quella pratica, per discutere la tesi e chiudere così un ciclo importante. Che attraverso il progetto di Stesi dalle Tesi trova il modo di creare condivisione culturale, in un ambiente stimolante, un vero e proprio storytelling partecipato.
Il progetto innovativo di Stesi dalle Tesi
Stesi dalle Tesi è il primo (e unico) format dal vivo e online che consente di dare una nuova vita alla tesi di laurea: una voce e un valore che non avremmo ritenuto possibile, soprattutto dopo la discussione della tesi. Magari sono passati anni da quando l’abbiamo discussa, ma perché non condividerla per promuovere la cultura come bene comune? Al centro di tutto, ovviamente, c’è la bellezza dello scambio di saperi, impareggiabile, ma anche di storie, di idee, di esperienze e, sì, anche di passioni. Siamo esseri umani, e siamo mossi proprio da ciò che amiamo.
Questo progetto è stato ideato e curato personalmente da Adriana Migliucci, che è una antropologa e manager culturale. Il networking non è aperto solo ai laureati, bensì a tutti: una vera e propria condivisione umana che avviene sin dal 2014 e che porta il progetto di Stesi dalle Tesi in giro per l’Italia, ma anche all’estero, o su Zoom con Feste del Bel Sapere. Non mancano, infine, podcast e rubriche destinate proprio a tutti, così da creare una sorta di economia circolare della conoscenza. E non c’è proprio niente di più bello.