Ulivi colpiti dalla Xylella: la cura possibile per salvare le coltivazioni

Si sente sempre più parlare di Xylella, soprattutto in ambito territoriale pugliese. Gli storici ulivi sono stati colpiti negli ultimi anni e si conta un numero altissimo di piantagioni malate e danneggiate. La Xylella è un pericoloso patogeno che colpisce molte specie di piante. Questo articolo fornisce informazioni sui fattori di rischio di contrarre questa malattia, sulla sua trasmissione, sui metodi di prevenzione e sulle misure di controllo. In questo articolo vi sveliamo anche una soluzione efficace per la cura degli ulivi da Xylella in Puglia con un protocollo già approvato e messo in pratica che ha permesso di tutelare oltre 150.000 alberi di ulivo.

Che cos’è la Xylella?

La Xylella è un batterio altamente patogeno e distruttivo per le piante. È particolarmente pericoloso per gli ulivi e gli agrumi. La Xylella è stata scoperta per la prima volta negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’90, in California. Da allora è stata trovata in 15 stati diversi. La Xylella è presente anche in altre parti del mondo, tra cui Italia e Argentina. La Xylella è trasmessa dagli insetti. L’insetto che trasporta la Xylella è chiamato psillide asiatico degli agrumi (ACP). Questo insetto può trasportare la xylella e altre malattie delle piante. La Xylella può essere introdotta in nuove aree in diversi modi. Il modo più comune è l’importazione di piante ornamentali, come alberi e palme ornamentali.

Come danneggia le colture

Il batterio della xylella entra nelle piante attraverso gli stomi, nutrendosi della linfa interna alla pianta. Mentre si nutre, la xylella produce sostanze tossiche che uccidono la pianta. Il risultato è l’appassimento, la decolorazione e la morte della pianta. La xylella può anche causare un accumulo di gomma nello xilema, che è la parte della pianta attraverso cui scorre l’acqua. Questo accumulo di gomma può bloccare il flusso di acqua e sostanze nutritive nella pianta. La Xylella si trova anche nel frutto della pianta. Man mano che cresce, il frutto infetto presenta una macchia marrone che si trasforma in una macchia simile a un peperone. Questa macchia non è commestibile e rende il frutto immangiabile.

Misure di controllo

Ispezione delle piante: L’ispezione delle piante viene utilizzata per individuare la xylella nelle piante esistenti. Se si individua una pianta infetta, è necessario rimuoverla. La coltivazione di una pianta può essere pericolosa se è infetta da xylella. Le piante infette possono diffondere la malattia a molte altre piante.

Controllo degli insetti: Gli insetti possono trasportare il batterio della xylella da una pianta all’altra. Pertanto, è importante controllare gli insetti.

Controllo dell’acqua: Quando la xylella viene introdotta in una nuova area, l’acqua può diffondere la malattia. L’acqua deve essere analizzata regolarmente per assicurarsi che non sia contaminata e che non trasporti la malattia.

La soluzione per curare gli ulivi dalla Xylella

Si sente sempre più frequentemente parlare di Xylella in Italia e il motivo è semplice: la regione Puglia, storico territorio legato alla produzione di olio e dove gli ulivi sono centenari, sta subendo una forte invasione di questa pandemia tanto che tantissime piante e piantagioni sono state abbattute. Ma c’è un modo per evitare? Una sorta di soluzione definitiva? Mentre si contano oltre 20 milioni di ulivi distrutti, è stato elaborato il protocollo scientifico NutriXGold in grado di curare gli ulivi dalla Xylella in Puglia. L’obiettivo è quello di innalzare le resistenze delle piante così da contrastare il contagio, una sorta di miglioramento delle difese immunitarie della pianta. Come si può fare? Gli esperti spiegano che è possibile prendersi cura attivando i processi dell’Ulivo; oggi si contano 150.000 ulivi salvaguardati grazie a questo protocollo scientifico che è la dimostrazione di come questa scelta sia valida ed efficace.